L’ULTIMA PAROLA
Beckett e Handke di Barletti/Waas
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Il confronto tra due diversi e opposti capolavori, tra il perfetto meccanismo ad orologeria de “L’ultimo nastro di Krapp” di Beckett e la sua “eco” postdrammatica ”Finché il giorno non vi separi ovvero una questione di luce” di Handke, è un dialogo tra due mondi: virtuosismo, negazione del mondo e controllo maniacale, incontrano vitalità, coraggio di sbagliare e indignazione appassionata. Personaggio vs persona, recitazione vs performance, perfezione verso improvvisazione. Chi avrà l’ultima parola?
Due testi lontani in tutto e per tutto, si incontrano e dialogano in differita: l’ego di Krapp viene contestato dalla sua eco femminile, “la donna senza nome”, da lui stesso evocata nella propria ossessiva ripetizione. Quale possibile cambio di prospettiva ci offre questa donna che, dopo aver ascoltato nell’ombra il monologo di Krapp, prende finalmente la parola? Ed è davvero necessario che qualcuno abbia l’ultima parola? In arabo, “cuore” e “cambiare posizione” hanno la stessa radice, dice la donna.
Barletti/Waas, presenti sulle scene internazionali con i loro intensi lavori, diversi dei quali dedicati alla drammaturgia di Peter Handke, mettono spesso l'accento soprattutto sulla parola parlata e pensata e sulla sua forza nella riduzione. Anche in questo ultimo lavoro, L'ULTIMA PAROLA, centrale e in primo piano è ancora una volta il "discorso". Ma mentre nella prima parte dello spettacolo il pubblico, raccolto in una camera scura, si confronta con la riduzione all'osso del celebre testo (compreso di didascalie) de "L'ultimo nastro di Krapp", nella seconda parte la scena cambia del tutto, trasformandosi in una performance tra improvvisazione e installazione sonora dal vivo.
Con Lea Barletti / Werner Waas Regia Barletti/Waas Sound Design / Musiche originali dal vivo Luca Canciello Scene Ivan Bazak Assistente alla regia Paolo Costantini Produzione Barletti/Waas / TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa / Teatro della Tosse/Genova / Florian Metateatro/Pescara Con il sostegno di Goethe Institut Culture Moves Europe / CSS Teatro stabile di innovazione del FVG nell’ambito del programma di Residenze a Villa Manin / Itz Berlin e.V. / TD Berlin
Lea
Barletti e Werner Waas
lavorano insieme da più di vent’anni, dapprima come Compagnia Induma Teatro,
con la quale sono stati tra i fondatori del Centro culturale multidisciplinare
Manifatture Knos (Lecce), in seguito, a partire dal 2012, come Barletti/Waas,
dedicandosi soprattutto a lavori di drammaturgia contemporanea, in particolare
di Peter Handke. Numerose le loro produzioni, alcune strutturate in maniera
bilingue, tra le quali ricordiamo “Autodiffamazione” di P. Handke (2013),
“Monologo della buona madre” (2016), “Kaspar” di P. Handke (2017), “Ashes to Ashes”
di L. Barletti (2019),” Antigone” di Sofocle (2020), “Attraverso i villaggi” di
P. Handke (2021), “Parla, Clitemnestra!” (2022) www.barlettiwaas.eu
Prezzi dei biglietti 25€ / 15€ / 10€ (sistema di prezzi solidali)